Para Soprano, Violinos e Baixo ContínuoRecitativo 1
A quel leggiadro voltoSi candido e vermiglioFosco palloreOgni vaghezza è toltaQuelle luci serene che spiravan letiziaDi duolo e di giustizia oggi ripienaDi versar largo pianto non cessanoO sen parta o rieda il giornoDal profondo del core escon franchi sospiriSegni di puro e di sincero amoreDi tanti affanni e pene che… mioPur la cagion son io ma senza colpaMeco non t’adirar lagnarti o bellaDella perversa tua maligna stella.
Aria 1Lascia per un momento caro mio ben di piangereMaggior si fa il tormento se pensi al tuo dolor.Serena il mesto ciglio sospiri più non spargere.Deh prendi il ben consiglio dal mio fedele amor.
Recitativo 2Torni alle meste luci di Nice vaga e bellaIl primiero splendor di lieto risoMista ora sia la dolce sua favellaCessino, ormai gli affanni sen sfuggano le peneAd onta del maligni astri tiranniSotto altro ciel godrai tranquilla paceCon l’amato tuo bene vivi senza dolore in queste pene.
Aria 2Da nembi e da procelle se vien turbato il marPlacide l’onde chiare tornano al fine un dìCosi l’avverse stelle minacciano l’amanteMa cangiano sembiante se quella le schernì.